Lettura 2 minuti

di Angela Marangon

CHE COS’È LA TERAPIA FAMILIARE?

La terapia familiare o sistemica-relazionale è una forma di psicoterapia che pone l’accento sulle dinamiche che riguardano la persona in tutte le sue forme di relazione (con i genitori, con fratelli/sorelle, con la persona amata, con figlie/i, amici, colleghi,…). Ogni individuo nasce all’interno di un sistema famiglia e ne è parte attiva. L’approccio sistemico-relazionale considera la persona come parte di questo sistema e ogni tappa della vita va inserita dentro al proprio ciclo di vita e al ciclo della propria famiglia, nonché all’interno di un’epoca storica-culturale.

È consigliata solo per le famiglie?

No, è indicata anche per il lavoro con il singolo individuo, con la coppia o con i gruppi.

L’approccio sistemico-relazionale mette al centro le relazioni e i legami dove la persona è nata, cresciuta e vive. Si parla quindi di famiglia poiché è all’interno di essa che ognuno di noi apprende come far fronte ai diversi passaggi evolutivi della vita ed impara a generare amore, tollerare il dolore e la sofferenza, infondere speranza e aiutare la crescita del singolo e della stessa famiglia.

Spesso un sintomo di un bambino (disturbi del comportamento, dello sviluppo cognitivo/affettivo,…) o di un adolescente (difficoltà relazionali, disturbi del comportamento/del comportamento alimentare,…) esprime il disagio e il malessere della famiglia, così come i sintomi depressivi e ansiosi, i tentati suicidi, le psicosi, i sintomi psicosomatici, gli abusi fisici/affettivi, le tossicodipendenze,…

Si lavora a favore del benessere familiare e del singolo tramite l’ascolto reciproco, il riconoscimento delle dinamiche disfunzionali e riconoscendo un nuovo assetto familiare per uscire da blocchi evolutivi, funzioni e ruoli rigidi. Il disagio della famiglia non viene percepito nell’accezione negativa di un blocco patologico ma come un’opportunità di ri-organizzazione. Di conseguenza, il cambiamento non verrà sentito come un attacco alla struttura ma come un’occasione per sperimentarsi in modo più flessibile nelle relazioni.

Ad esempio…

Chiama e giunge in consultazione una persona che sta vivendo delle difficoltà lavorative che creano sofferenza e disagio. Il terapeuta, indagando ad esempio il significato che ha avuto il lavoro all’interno della sua storia familiare, le aspettative che le persone significative hanno avuto su questa persona, come ha appreso ad affrontare i dolori o i conflitti e via dicendo, aiuterà il soggetto a discernere quanto la sua sofferenza sia legata proprio ed esclusivamente all’ambito lavorativo e quanto sia riferita ad alcuni suoi limiti nel far fronte alle frustrazioni e alle difficoltà che gli eventi della vita implicano. Si darà voce e comprensione ai miti, ai modelli, alle credenze, ai valori morali, giunti dalle generazioni precedenti.

Alcuni eventi critici che possono portare instabilità familiare:

  • Conflittualità di coppia/separazione
  • Nascita di un figlio
  • Adolescenza di un figlio
  • Cambiamenti lavorativi e/o economici
  • Pensionamento
  • Malattie, lutti, incidenti, perdite, abusi

 

Ognuno ha la sua storia

Ognuno porta con sé una storia, questa non si può modificare ma si può rileggere e si possono dare nuovi significati. Insieme alla/l terapeuta, nel rispetto dei tempi, dei limiti, delle risorse dell’individuo/coppia/famiglia si cerca di intessere nuovi nessi, nuove ipotesi, una nuova storia nel qui ed ora connettendosi al lì ed allora, aiutando così a rileggere la propria difficoltà con occhiali diversi e dando un senso evolutivo alla crisi.

La relazione che cura

La/il terapeuta vive l’incontro con l’altro partendo dal presupposto che ogni persona è diversa da un’altra e che le dinamiche sono proprie e differiscono da quelle di altre famiglie. Non si basa su schemi precostituiti e rigidi bensì flessibili, ponendo l’attenzione sulla persona che ha di fronte e nel rispetto della storia.

La relazione di aiuto è un incontro autentico e umano, un luogo abitabile in cui poter sperimentare una nuova modalità di stare e di essere in relazione con sé e con l’altro.

La violenza di genere ha tante forme. La psicoterapia può aiutare sia chi sente di subirla, sia chi sente di agirla e vuole cambiare.